martedì 15 luglio 2014

Pillole di editoria

Domenica 14 settembre 2014 avrò il piacere di moderare un incontro sull'editoria alla libreria IBS di Mantova. Ospiti? Leonardo Patrignani (autore di Multiversum, Mondadori), Francesco Gungui (consulente, editor, autore di Canti delle terre divise per Fabbri), Davide Nadalin (illustratore di Glenn Cooper, Ken Follett, Rick Riordan e altri best-selling authors) e Luca Tarenzi (traduttore, autore di Godbreaker per Salani).

Per promuovere l'evento ho pensato di condividere sulla mia pagina Facebook e su quella del San Giorgio di Mantova BOOKS sei frammenti tratti dal seminario tenuto lo scorso anno al fianco di Fabiana Redivo.


Frammenti, estratti, nozioni, appunti: un nome vale l'altro. A me piace "pillole di editoria". Non prendetele come verità assoluta, piuttosto come piccoli casi raccolti e fatti propri dal 2009 a oggi, un po' attraverso gli sterminati tentativi di pubblicare quando ho cominciato a scrivere, un po' durante i due mesi intensivi di editoria, Web e comunicazione alla Fondazione Mondadori e un po' grazie all'esperienza da lettore e consulente per la casa editrice di Segrate con cui lavoro dal 2012.

Che altro dire? Spero possano tornarvi utili e, non meno importante, di conoscervi di persona a Mantova tra due mesi per parlare di editoria!


Pillola #1 DALL'ALTRO LATO DEL MONITOR: CHI CI VALUTA?

Non esiste una figura che si dedica esclusivamente alla valutazione dei manoscritti: è un compito aggiuntivo che spetta all'editor tra i vari incarichi assegnati. Per fortuna - o almeno è così nelle case editrici più grandi - può contare sul supporto dei cosiddetti “lettori”: persone che leggono il manoscritto per intero e preparano una scheda di valutazione.

Tutti i romanzi arrivano nelle mani di questi lettori? No. Il manoscritto deve prima saper catturare l'attenzione in qualche modo, altrimenti viene accantonato o scartato.


Pillola #2 PRESENTARSI ALL'EDITORE: SINOSSI O QUARTA?

Distinguiamole: la sinossi è un riassunto completo del romanzo, dal prologo al finale. La quarta di copertina (o risvolto), invece, è quella che potete leggere sul retro (la quarta di un libro, appunto) o nelle alette dei romanzi già pubblicati. Di solito, un testo sulle 1000/1500 battute che svela ma non troppo.



Pillola #3 PRESENTARSI ALL'EDITORE: LA QUARTA!

Nella seconda pillola parlavamo della quarta di copertina. Ha una struttura fissa? Non sempre, ma diciamo che si può scomporre in: un riassunto dei primi capitoli + un elemento sul quale fare perno (es. uno stile d'impatto, una tematica adatta al target di riferimento, un colpo di scena che stravolgerà la trama, un fattore di originalità per il genere) + una postilla di elogio dell'editore (se anonima) oppure di un esperto se la quarta è firmata.


Pillola #4 PRESENTARSI ALL'EDITORE: UNA VIA DI MEZZO.

Abbiamo parlato della differenza tra sinossi e quarta. Cosa è meglio allegare al manoscritto? Sicuramente una quarta di copertina identica a quella sui libri non è adatta al nostro obiettivo. L'AUTOREFERENZIALITÁ È NOCIVA (es. "La via dell'acciaio è un romanzo straordinario che dovreste pubblicare senza pensarci su!").

Attenzione: anche un riassunto piatto e lunghissimo può trasformarsi in un'arma a doppio taglio, incapace di catturare l'attenzione dell'editor (ci penseranno i suoi lettori, eventualmente, a riassumere l'opera nelle schede di valutazione).

Su cosa puntare quindi? Io opterei per una via di mezzo, con un riassunto dell'incipit più un elemento bene in evidenza sul quale fare perno (uno stile particolare, un colpo di scena che stravolgerà la trama o un fattore innovativo per il genere - ma prima assicuratevi che lo sia davvero!).


‪Pillola #5‬ LETTERA DI PRESENTAZIONE: COL CAPPIO CHE NON È IMPORTANTE!

La lettera di presentazione non va sottovalutata. Se vi lasciate scappare degli “orrori” grammaticali o scegliete in modo casuale la punteggiatura (es. puntini di sospensione everywhere) siete fuori. È probabile che l'editor non apra nemmeno il file del manoscritto.


Sul contenuto: siate chiari e diretti. Se non c'è niente da dire, evitate le biografie del tipo “Ho due bellissimi bambini che sognano di avere la mamma scrittrice e che sono la mia unica ragione di vita”. Se avete pubblicato a pagamento, lo ometterei. E mai inventare fandonie, perché l'editor potrebbe fare una ricerca su di voi attraverso il Web (e fidatevi: la fa!).
Siate sinceri.


‎Pillola #6‬ REFUSI VS EDITOR!

Ammettiamo che abbiate catturato l'attenzione dell'editor. Magari, oltre a una trama eccelsa, avete citato il suo romanzo preferito, oppure fate un lavoro interessante e siete riusciti a trasporlo sulla carta. L'editor apre il file del manoscritto ed eccolo: lì, in prima riga, c'è il refuso più stupido che poteste fare, pronto a costarvi la pubblicazione.

Non abbiate fretta, ricontrollate il testo e rileggete, correggete e riscrivete, anche quando non ne avete voglia.


Biografia

Alfonso Zarbo si occupa di narrativa fantastica dal 2009. Appassionato di storia, musica metal e serie TV, collabora con Fantasy Magazine ed è stato curatore di antologie e romanzi per la piccola editoria. Ora gestisce il blog e i social network della collana Chrysalide per Mondadori Ragazzi e lavora come consulente sul Trono di spade per la redazione Oscar Mondadori.

http://alfonsozarbowriter.blogspot.it/

2 commenti:

  1. Ottimi consigli. Grazie davvero, la me che spera di fare colpo ad un editore ti ringrazia :)

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  2. Ciao, Sara! In bocca al drago per tutto! Ci vogliono tanta pazienza, scrupolosità e determinazione, ma prima o poi ce la si fa se ci credi. ;-)

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